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Gruppo "Legge, politica, forze armate"

II incontro gruppo “legge, forze armate e dell’ordine”.

Ecco il resoconto del II incontro del gruppo “legge, forze armate e dell’ordine”, svoltosi martedì 30 novembre 2021, con la lista dei contesti che il gruppo sta decidendo di esplorare.

Il secondo incontro si svolge nei locali del Centro Anziani di via Boemondo, intorno a noi anziani signori si organizzano per giocare a carte, una cosa che li appassiona molto. Ci siamo spostati anche di giorno oltre che di sede, è martedì e arrivano nuovi partecipanti al gruppo a cui raccontiamo cosa ci siamo detti nel primo incontro e gli obiettivi che ci stiamo ponendo. Due studentesse partecipano in collegamento dalla sede del liceo di Via Casperia aggiornandoci sull’occupazione in corso.

Una studentessa dice che il suo obiettivo è quello di “capire meglio” in cosa consiste la giurisprudenza e il perché della propria motivazione a intraprendere questa strada. In particolare vuole capire “se è portata o meno”, “scoprire la sua indole”. 
Uno studente invece parla della sua passione per la natura e l’ambiente e ci dice che il suo obiettivo è quello di incontrare qualcuno che lavora nel Corpo Forestale dello Stato. Vuole infatti intraprendere questo lavoro nonostante i genitori glielo “sconsigliano”, lo vedrebbero meglio su altro. Non è l’unico ad avere questo problema. 

Parliamo un po’ di queste questioni e ci confondiamo tra “consigli” e “sconsigli”. Decidiamo di guardare, allora, ironicamente agli stereotipi sui lavori e sulle professioni che stiamo esplorando. 

Ci soffermiamo in particolare sugli stereotipi circa il lavoro di avvocato e sugli studi di giurisprudenza: “di avvocati ce ne stanno troppi, non ti conviene”; “la giurisprudenza apra tutte le porte”; “fai giurisprudenza tanto poi qualcosa la trovi”; “la motivazione a fare quel percorso è il guadagno! Se fai il notaio lavori poco e guadagni tanto”. 

Insomma giurisprudenza sembra – almeno sentendo gli stereotipi – una strada che rassicura perché apre a tanti lavori e garantisce soldi e sicurezza. 

Ma è veramente così? E sono il guadagno e la sicurezza i due criteri da seguire nella scelta della propria strada lavorativa? Ci diciamo che i soldi sono importanti ma sono la conseguenza del lavoro non il motivo per sceglierlo e che oggi non esistono lavori e professioni “che assicurano un guadagno” e che è importante puntare sulla competenza e sulla propria passione per distinguersi!

Una studentessa ci parla, in questo senso, dei suoi genitori, entrambi magistrati appassionati del proprio lavoro; un altro ci racconta di quanto suo padre ami il suo lavoro di ufficiale in una forza armata. Questi rapporti sono le nostre risorse, e ci pare anche più chiaro cosa andremo a cercare interpellando professionisti del settore.

In particolare ci siamo detti di essere interessati a:

  • incontrare un pubblico ministero e visitare il tribunale dei minori di Roma (presi contatti con la madre di Ilaria); 
  • visitare la caserma della GDF di Roma (tramite il padre di Valerio);
  • intervistare un ambasciatore (zia di Alessandro); 
  • intervistare un notaio;
  • visitare organizzazioni nel campo dei diritti umani (Amnesty International);
  • incontrare chi lavora nella Guardia Forestale dello Stato (ma anche chi lavora per la tutela dell’ambiente)

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