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Gruppo "Psicologia, psichiatria, criminologia"

I incontro “Psicologia, psichiatria e criminologia (gruppo B)

Ecco il resoconto del primo incontro del gruppo B “Psicologia, psichiatria e criminologia” svoltosi il 24 novembre 2021 a Villa Leopardi. Il resoconto ha lo scopo di raccontare le questioni e gli obiettivi che il gruppo si sta cominciando a porre.

Nel primo incontro ci si è iniziati a conoscere e capire quali contesti interessa esplorare e a che domande si vuole rispondere entro il PCTO. 

Nel presentarsi gli interessi che accomunano le partecipanti sono quelli di: aiutare le persone, conoscere il perché di alcuni comportamenti, capire cosa c’è dietro, anche dei comportamenti legati al crimine, cosa spinge a commettere un crimine o un assassinio.

Nel corso dell’incontro si è lavorato in due sotto gruppi: “psicologia” e “criminologia”. Ogni sotto gruppo ha elaborato alcune “domande guida” a cui si cercherà nel corso del PCTO di dare risposta.

Psicologia: chi è interessato alla psicologia lo è perché vuole “aiutare le persone”, “risolvere problemi”, “trovare soluzioni”, “capire il comportamento umano”. Alcune partecipanti hanno avuto esperienze dirette con uno psicologo, riscontrandone l’utilità, c’è poi chi ha uno psicologo in famiglia. L’interesse delle “future psicologhe” è quello di potersi confrontare con chi già fa questa professione per capire come l’ha scelta, in cosa consiste il percorso di studi e il lavoro, se è “difficile” avere a che fare con le emozioni delle persone; ci si chiede poi se si riesca a “separare la vita personale da quella lavorativa”, se sia difficile aiutare i pazienti…

Domande guida gruppetto “psicologia”

Criminologia: chi è interessato a quest’area è interessato al crimine, al “lato oscuro” dei comportamenti umani; è attratto dall’idea di capire e interrogare un assassino, fargli un profilo psicologico, capire cosa lo spinge a commettere un crimine, risolvere un “giallo”. Certo – scherziamo durante l’incontro – per fare il criminologo e avere a che fare con i criminali ci “vuole fegato”: non a caso una studentessa disegna “pe’ ride” una scenetta in cui il criminologo si ritrova in un interrogatorio con un assassino che con un coltello in mano lo minaccia. D’altra parte ci diciamo che anche lo psicologo spesso si trovi in situazioni emotivamente difficili, come quando un paziente minaccia il suicidio. Entrambe sono professioni affascinanti e complesse.

Domande guida gruppetto “criminologia”

Parlando ci accorgiamo che gli ambiti della psicologia e criminologia sono diversi ma interconnessi e l’interesse che accomuna tutte le partecipanti è quello di capire cosa c’è dietro, l’interesse per il “paradigma abduttivo”, l’investigare, il partire da indizi per fare ipotesi sul comportamento, capire la mentalità, i comportamenti delle persone. 

Quello che differenzia la psicologia e la criminologia sono i mandati, i committenti, i clienti e gli obiettivi del lavoro. In alcuni casi i contesti di lavoro però sono simili: anche uno psicologo ha a che fare con il crimine, ad esempio quando lavora in un carcere o in una REMS (ex ospedali psichiatrici giudiziari).

Concludiamo con una suggestione: il un gruppo “psicologia, psichiatria e criminologia” è tutto al femminile. Questo nel primo incontro è stato ancora più evidente perché nella stanza accanto a noi c’era invece il gruppetto “economia, impresa e marketing” a stragrande maggioranza maschile. Ci sembra questo un dato interessante: queste due professioni sembrano attrarre più le “femmine” che i “maschi”: una questione da esplorare meglio.

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