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Gruppo "Moda, design, arte, spettacolo"

I incontro “Moda, design, arte, spettacolo”.

Ecco il resoconto del primo incontro del gruppo “Moda, design, arte, spettacolo” svoltosi il 22 Novembre 2021 presso la sede centrale del Liceo Montessori di via Livenza n. 8. Il resoconto ha l’obiettivo di raccontare le questioni che il gruppo ha affrontato e gli obiettivi che si sta iniziando a porre!

Nel primo incontro ci si è iniziati a conoscere e ragionare su quali obiettivi di ricerca darsi nel gruppo di lavoro. Siamo partiti dalle attese che avevano portato a scegliere di partecipare a questo specifico gruppo tra quelli proposti e a quale aspetto della moda, del design, dell’arte e dello spettacolo gli studenti fossero interessati. Nel presentarsi i partecipanti si sono scoperti accomunati dall’aver scelto “per una volta con il cuore e non con la testa”. 

“Abbiamo scelto questo gruppo per una volta con il cuore e non con la testa”. 

Una studentessa ci ha detto di essere interessata alla recitazione, di averla praticata da piccola per poi “mollarla per gli impegni scolastici”. Ciò che l’ha spinta a scegliere questo gruppo è stato il desiderio di riprendere a coltivare questa sua passione. Non è stato l’unica a dirsi interessata alla recitazione: un’altra studentessa ci ha detto di voler conoscere meglio il Centro Sperimentale di Cinematografia a cui sta pensando di iscriversi. 

“Mi piace la recitazione che facevo da piccola ma che ho mollato la per gli impegni scolastici”.

Un’altra delle studentesse presenti ci ha detto di essere interessata al mondo della moda e di volerne sapere di più di come funziona questo contesto lavorativo. Le interessa conoscere cosa c’è dietro una sfilata di moda, quali professionisti e che genere di lavori sono presenti in questo settore. Un’altra delle partecipanti ha raccontato di sentirsi competente nello scegliere quali vestiti potrebbero valorizzare le qualità delle diverse persone e di essere interessata alla professione del personal stylist. Inoltre una delle partecipanti, la cui famiglia gestisce un albergo, ha detto di essere interessata a capire come integrare il turismo con la valorizzazione dell’arte, la sua passione. 

Una questione che è sembrata accomunare i partecipanti è stata l’esperienza di sentire sconsigliata dai genitori l’idea di puntare sugli interessi e le competenze artistiche per costruire il proprio futuro lavorativo. Parlarne ci ha consentito di mettere a fuoco come le professioni creative siano spesso considerate come professioni in cui “va avanti solo chi è raccomandato”. Abbiamo interpretato questo come uno stereotipo. Ci siamo chiesti perché sia così diffuso questo stereotipo e ci siamo detti che forse è dovuto alla mancanza di conoscenza circa quali sono le reali competenze che servono per lavorare in modo proficuo in questo settore. 

“Ci interessa la moda, il personal stylist, l’arte e il turismo…; la musica, la fotografia, i fumetti…”.

È emerso in tal modo un possibile obiettivo di ricerca: incontrare professionisti che esercitano professioni creative per esplorare in che modo è possibile trasformare interessi e competenze artistiche in “veri e propri lavori che ti diano da vivere”.

Inoltre – come scritto una delle partecipanti al gruppo in un breve resoconto del lavoro fatto nel primo incontro – “abbiamo buttato giù delle idee per fare qualcosa di concreto dimostrando cosa sappiamo fare con le nostre qualità”. È venuta infatti in mente l’idea di condividere all’interno del gruppo i propri lavori artistici – canzoni, video di recitazioni, fotografie, disegni – anche per capire come valorizzarli all’esterno, magari tramite una mostra. L’idea di condividere i propri lavori artistici nel gruppo è sembrata interessante anche nell’ottica di incontrare professionisti della creatività a cui chiedere un riscontro sui propri lavori. 

“Nel primo incontro abbiamo buttato giù delle idee per fare qualcosa di concreto dimostrando cosa sappiamo fare con le nostre qualità”.

Il primo incontro si è concluso ribattezzando il gruppo in un modo ironico e rappresentativo delle questioni discusse nel primo incontro. Con gli studenti abbiamo scelto di chiamarci “Gli stereotipati: gruppo speranza professioni creative”.

Siamo gli stereotipati: gruppo speranza professioni creative”.

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